Abbiamo incontrato Edward Snowden in videoconferenza in un’aula gremita del festival del giornalismo di Perugia, c’era anche Laura Poitras (la regista di Citizenfour (2014) sempre in video conferenza e Snowden è andato subito al cuore del problema. il fatto che
lo scandalo dell’NSA anziché suscitare un dibattito costruttivo, ha provocato la legalizzazione del sistema di sorveglianza, tramite la sua giustificazione. I poteri forti con la loro propaganda affermano che sia giusto e opportuno sacrificare la libertà e la privacy per avere la sicurezza. I fatti smentiscono la propaganda, perché ora che il sistema di sorveglianza di massa è strutturato non ci sono stati miglioramenti per quanto riguarda la sicurezza.
Ad esempio l’NSA raccoglie i dati e controlla i server del mondo, sniffa tutti i dati, scansiona tutto tramite le aziende coinvolte che si occupano della raccolta dei dati.
La privacy è diventata un mercato, la priorità è spiare tutti, ci sono dei registri privati su ognuno di noi. Ciononostante la sorveglianza di massa è inefficace. I responsabili hanno ammesso che non hanno nessun beneficio nella lotta al terrorismo.
È stata legalizzata la sorveglianza di massa un anno prima Charly Hebdo, il vero obiettivo, infatti, non è la lotta al terrorismo ma il controllo totale del mondo.
Il sistema di sorveglianza di massa messo su dall’NSA è il più grande sistema di oppressione dell’umanità mai concepito.
L’alibi per giustificare il crimine di violare la privacy dei cittadini è quello di dire che se non hai niente da nascondere, non hai niente da temere. In realtà non è necessario essere criminali per nascondere qualcosa, si può sempre trovare qualcosa di male se si sa tutto di qualcuno e usare qualsiasi informazione contro di lui. Il governo ha tutte le informazioni del mondo per giudicarti o discriminarti, per questo la privacy è un valore, la privacy non riguarda i salotti riguarda tutti. Sono necessarie sia la trasparenza che la privacy.
Una società con una sorveglianza di massa non è più sicura, è più debole, aggiunge Snowden.
Anche se fossimo al sicuro non saremmo liberi, basta che qualcuno ne faccia un uso diverso. Usando come selettori le carte di credito, i siti visitati, i viaggi, sono stati implementati algoritmi per identificare un sospetto. Su google tutto è tracciato. La violazione della privacy è un rovesciamento della costituzione americana. Il quarto emendamento difende da perquisizioni, arresti e confische irragionevoli. C’è distinzione tra democrazie e stati autoritari nei sistemi di sorveglianza.
Dove c’è l’autoritarismo il sistema può essere usato per distruggere gli oppositori politici. Bisogna opporsi a questo tentativo di militarizzare Internet. Bisogna organizzare la resistenza civile,
non avere paura di essere inserito in una lista, fare una affermazione politica. Anche se un sistema è legale, bisogna chiedersi se è giusto, morale, etico.
Il rapporto tra i governi è di collaborazione. Gli unici che possiamo fermare i governi siamo noi. Il giornalismo è l’unica arma, i governi non si rinnoveranno da soli, bisogna competere con loro. La crittografia è lo strumento più utile per i giornalisti, per difendere le proprie fonti e per i cittadini. Bisogna proteggere le nostre tracce digitali, non bisogna lasciare che la sorveglianza si radichi. Bisogna controllare i governi e combattere ogni minaccia contro la libertà.
[…] Fonte: https://makeblend.rocks https://makeblend.rocks/2015/09/10/incontro-con-snowden-nessun-luogo-dove-nasconde… […]